Invisibili è la canzone scritta da Michele, a.k.a Il Kele, per Giovanni

Siamo invisibili gli uni con gli altri
eppure basterebbe solo aprire gli occhi per poi guardarci
L’indifferenza guida i nostri passi
lascia chi è invisibile a fermarsi
Invisibile
ad un palmo dal mio naso
ma lo stesso mi è impossibile nel buio averlo chiaro
invisibile
nascosto dietro ad una porta inaccessibile
col silenzio così denso da essere tangibile
Un velo impercettibile permane a separarci
simili nei tratti ma diversi nel pensarci
ed ogni volta che qualcuno tenta di ignorarti
a conti fatti avete perso entrambi
La forza irriducibile di un animo sensibile
è il frutto di una condizione irreversibile
ma oltre e soprattutto un’occasione tanto irripetibile
da renderla esperienza non riproducibile
Invisibili per sempre o una sola volta
urlare non ha senso se poi nessuno ascolta
volta dopo volta il cuore chiude i battenti
si comincia invisibili, si finisce inconsistenti
Siamo invisibili gli uni con gli altri
eppure basterebbe solo aprire gli occhi per poi guardarci
L’indifferenza guida i nostri passi
lascia chi è invisibile a fermarsi
Ma se ai tuoi occhi sembro invisibile
è perché hai visto i panni che ogni giorno vesto
e a conti fatti è solo una sindrome
ma tanto basta a rendermi diverso
Dimentica l’Asperger ed aspergimi di affetto
io ti aspetto ma tu prendimi coi guanti, non di petto
Abbi tatto, sii diretto e parla schietto
non siamo uguali ma ugualmente portami rispetto
E a dispetto di ciò che si pensa
la distanza tra noi due non è certo immensa
La vita nei miei panni la si sente più intensa
se cogli ogni ricompensa che ci dispensa
E siamo architetture raffinate e originali
Treni con le ali fuori dai binari
Talmente strani, vari, irregolari
Talmente umani, da essere tuoi pari
Siamo invisibili gli uni con gli altri
eppure basterebbe solo aprire gli occhi per poi guardarci
L’indifferenza guida i nostri passi
lascia chi è invisibile a fermarsi